DISTRIBUTED ARTIFICIAL INTELLIGENCE a cura di Gianluca Di Tomassi

Capitolo 2 " LA COOPERAZIONE IN SISTEMI MULTI-AGENTE "

Domande Preliminari

La cooperazione vista da Franklin

Sistema Multi-agente indipendente

Sistema Multi-agente cooperativo

La cooperazione vista da Doran

La cooperazione vista da Norman

Domande preliminari :

1) Che cosa e’ la cooperazione ?

2) Quali sono i suoi limiti ?

3) Può una generica tipologia di cooperazione essere identificata ?

4) Ci sono delle caratteristiche principali ?

5) Dà sempre beneficio, o ci sono dei costi associati con degli effetti indesiderati ?

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La cooperazione vista da Franklin

Eli offre una tipologia di cooperazione che si colloca nel contesto dei sistemi multi-agente e definisce uno specifico tipo di cooperazione (domanda 3).

 

Tipologia di cooperazione

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Un sistema multi-agente e’ indipendente se ogni agente insegue il proprio indipendentemente dagli altri obiettivo

Un sistema multi-agente e’ discreto se esso e’ indipendente, e se l’obiettivo di un agente non e’ in relazione con gli altri.

Sistema discreto Þ non cooperazione (perché gli obiettivi dei vari agenti non sono in relazione tra loro)

 

ESEMPIO DI MULTI-AGENTE DISCRETO

I robot di Beckers (1994) formano un sistema indipendente, ognuno con l’obiettivo di muoversi lungo una linea retta fino a quando non si incontra un ostacolo, in tale eventualità il robot si ferma e si muove lungo una nuova direzione.

Un sistema multi-agente sviluppa una cooperazione emergente se gli agenti cooperano senza nessuna intenzione di farlo.

 

ESEMPIO DI MULTI-AGENTE CON COOPERAZIONE EMERGENTE

Un agente può filtrare le email mentre altri agenti possono raccogliere informazioni dal web (un esempio e’ il programma WIFS, realizzato da un tesista di Roma III, che esegue una operazione di filtering, cioè effettua un filtraggio, sul risultato di una query fatta ad un qualsiasi motore di ricerca (nel caso specifico e’ alta vista)).

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Un sistema multi-agente si dice cooperativo se tra i compiti degli agenti c’è quello di cooperare con altri agenti affinché si raggiungano degli obiettivi comuni.

La cooperazione può essere di due tipi :

Se si ha comunicazione allora si possono avere :

- agenti che deliberano (intenzionano) ® Nei quali un piano viene sviluppato insieme alle possibili azioni da fare in modo che esista cooperazione

- agenti che negoziano ® Come quelli intenzionali, con la differenza che in essi esiste una dose di competizione.

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La cooperazione vista da Doran

Vede la cooperazione come una proprietà delle azioni degli agenti coinvolti.

Dato un sistema multi-agente si ha cooperazione quando le azioni di ogni agente soddisfano una o ambedue le seguenti condizioni :

  1. Gli agenti hanno goal in comune, e le loro azioni tendono a soddisfare il goal (che non può essere soddisfatto dal singolo agente).
  2. Gli agenti non hanno goal in comune ma compiono azioni che permettono di soddisfare non solo il loro goal, ma anche i goal degli altri agenti.

Per progettare l'agente è importante sapere quello che conduce alla scelta di azioni quale risultato della cooperazione. Doran identifica due importanti e influenti fattori:

(i) quale tipo di processo intra-agente conduce ad azioni cooperative? e

(ii) quale è il principio di base delle decisioni rispetto al quale gli agenti decidono quali sono le azioni cooperative da eseguire ?

Consideriamo ora a turno tali fattori.

Modelli di azioni cooperative possono nascere da processi intra-agente molto diversi chiamati Cooperation Generation Processes ed indicati brevemente con CGPs. Dunque la cooperazione può essere classificata dai tipi di intra-agente CGPs che possono essere :

La cooperazione può essere classificata in riferimento al grado di altruismo implicito nel CGPs.

Da dove proviene il CGPs ?

Non sempre e’ possibile, dato un ambiente e una popolazione di agenti, avere la "giusta" cooperazione, infatti può accadere che :

  1. Non e’ possibile la cooperazione;
  2. La cooperazione è possibile, ma gli agenti non possono raccogliere le informazioni e hanno bisogno di decidere quando compiere le azioni possibili;
  3. La cooperazione e la raccolta dell'informazione richiesta sono possibili, ma il CGPs disponibile agli agenti è per loro inadeguato da eseguire;
  4. La cooperazione è possibile e viene eseguita dagli agenti, ma ci sono degli effetti collaterali non considerati dagli agenti che la rendono inefficace.

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La cooperazione vista da Norman

Per lui cooperare vuol dire agire con uno o con altri per un obiettivo comune e per un beneficio comune.

Cosa si intende per obiettivo comune ?

L’obiettivo di un agente è quello di guidare il suo comportamento, ciò può essere fatto con due sistemi di controllo :

- sistema di controllo goal-oriented: il goal è implicito nel progetto dell’agente

- sistema di controllo goal-directed: il goal non e’ implicito ma derivato da più motivi di base

Ambedue queste grandi classi di agenti, goal-oriented e goal-directed, sono capaci di cooperare ?

Condividere semplicemente lo stesso obiettivo (implicitamente o esplicitamente) non è sufficiente affinché gli agenti cooperino. Infatti si considerino ad esempio due persone che dipingono una casa. Essi condividono lo stesso obiettivo di avere la casa dipinta, ma se nessuna delle due e’ consapevole della presenza dell’altra o se ne sono consapevoli ma non ne tengono conto, allora non cooperano.

 

CONCLUSIONE :affinché si parli di cooperazione tra diversi agenti occorre che entrambi concorrano insieme al raggiungimento di uno stesso obiettivo

 

ALCUNI ESEMPI DI COOPERAZIONE

- Esempio della linea aerea

- Esempio della guida

- Esempio di accordi contrattuali tra agenti

 

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