il Manuale di HTML a cura di Gabriele Gigliotti
 
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       Se le tue dita ormai ridotte in pessimo stato, dopo ore e ore di snervante digitazione, ti lanciano inequivocabili segnali...
     ...se scorgendo nella vetrina di un negozio d'informatica l'ennesima confezione di Front Page 98 ti sorprendi a sbavare...
     ...se pensi che ormai non ci sia più nessun valido motivo che possa fermarti dal procedere all'acquisto dell'ultima versione dell'IPER MEGA editor visuale...ma soprattutto...
     ...se ancora non hai compiuto il supremo gesto, forse potranno tornarti utili alcune considerazioni.
     Gli editor visuali, (quelli che in lingua inglese vengono chiamati WYSIWYG editor, acronimo di What You See Is What You Get che significa quello che vedi è quello che ottieni) non sono altro che applicazioni che producono codice estrapolandolo da un database partendo da una data istruzione impartita (ad esempio introdurre grassetto per un testo, modificare il colore di uno sfondo ecc.).
     Purtroppo ogni editor fa uso di un database leggermente diverso da quello degli altri, probabilmente perchè ogni editor tende ad implementare i tag propretari della casa cui appartiene.
     Il risultato è che nel listato html verranno inevitabilmente introdotti tag che nel peggiore dei casi risulteranno illegibili da alcuni browser e nel migliore dei casi saranno ignorati col risultato di sporcare il listato con tag inutili.
     Questo modo di fare (ahime, non sconosciuto anche alla mia cara Netscape) non fa bene allo sviluppo dell'HTML che se con il passare del tempo è diventato un po più complicato è proprio a causa di questi giochetti che poco hanno a che vedere con la filosofia che sta alla base dello sviluppo dell'HTML
     Qualunque editor visuale è in grado di implementare (più o meno correttamente) i tag HTML... ma solo quelli esistenti sino al momento della sua realizzazione, se dopo l'uscita dell'editor in questione sono state introdotte delle modifche al linguaggio HTML, come periodicamente avviene allora ti ritroverai con un editor che non è in grado di sfruttare tutte le nuove potenzialità, probabilmente sarai costretto ad acquistare la nuova versione (mettendo a dura prova le capacità del tuo portafoglio).
Insomma impiegare un editor visuale e adottare solo ed esclusivamente questo strumento comporta anche un rallentamento della tua capacità di aggiornarti.
     Un'ultima breve considerazione. Accanto a prodotti gratuiti, quale ad esempio Netscape Composer, editor visuale compreso nella suite Netscape Communicator, ci sono prodotti che invece hanno un costo ,che per alcuni potrebbe rappresentare un piccolo salasso. Un esempio FrontPage costa circa (posso sbagliare di qualche migliaio di lire) 330.000 Iva inclusa, che tanto per fare un paragone potrebbero essere spese per navigare per ben 216 ore circa (nelle ore in cui telecom è meno esosa).
     Con ciò non voglio dire che un editor visuale è un prodotto inutile, tutt'altro, ad esempio può rivelarsi una buona risorsa per chi sviluppa ipertesti saltuariamente e non vuole impelagarsi nello studio dell'HTML.
     Gli editor visuali reperibili direttamente in rete, in genere sono integralmente scaricabili dal sito della casa produttrice e utilizzabili per un periodo valutativo prima di procedere (...eventualmente...) all'acquisto.

     P.S.: Dal sito internet di Dreamweaver è possibile scaricare una versione di valutazione del prodotto completamente funzionante per 30 giorni.
     Una recensione di Macromedia Dreamweaver si trova in rete al seguente indirizzo http://inews.tecnet.it/articoli/Gennaio98/SottoEsame9801.html e se hai acquistato Internet news di gennaio 1998, l'articolo in cui se ne parla si trova a pagina 88

 
 

© Gabriele Gigliotti 1998 1999